Giulia Amabile
Nata a Cava dei Tirreni da Giovanni Amabile, avvocato, e da Giovanna Rispoli, rimase orfana del padre nel 1931. La figura del nonno paterno Antonio, fondatore della Tirrena Assicurazioni e della Banca Credito Commerciale Tirreno, fu per lei e per la famiglia una guida e un saldo riferimento affettivo. Appassionata di sport e ottima studentessa, al termine del liceo classico s’iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza della Federico II, ma non terminò gli studi perché, dopo il matrimonio con Elio Matacena nel ’45, si dedicò alla cura dei suoi due figli: Gennaro ed Elena.
Dopo il trasferimento a Napoli, continuò a coltivare molteplici interessi culturali.
Nel 1961 e 1962 praticò volontariato di ricerca, in qualità di assistente con il prof. Andrew Packard alla Stazione Zoologica Anton Dohrn.
Fu tra le prime frequentatrici del Centro linguistico Italia-URSS,e nel 1966 si diplomò.
La sua brillante vena letteraria si è manifestata nella scrittura di diversi racconti, e nel romanzo “Saudade”, pubblicato nel 1974.
Appassionata di musica, è stata una frequentatrice abituale dei teatri lirici e sostenitrice del Teatro San Carlo di Napoli.
Durante il lungo matrimonio ha sostenuto il marito d nella sua attività di armatore e imprenditore, affiancandolo nei viaggi di lavoro all’estero.
Nonna a meno di cinquant’anni, ha avuto un intenso rapporto affettivo con i nipoti che ha seguito nella loro educazione appassionandoli agli sport, ai viaggi e all’arte, trasmettendo loro, tra le sue doti, il “pollice verde”, che ha esercitato fino alla fine della sua lunga vita nella cura del giardino della sua casa di Posillipo, ancora fiorito di rose, il suo fiore preferito.