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Stretto di Messina

Caronte

La holding

Un lungo percorso, una strada da raccontare

La Caronte S.p.A. iniziò l’attività il 19 giugno 1965, con la nave Marina di Scilla, che collegava – in alternativa alle Ferrovie dello Stato – i porti di Messina e Reggio Calabria. È stata la prima società di navigazione che ottenne di operare nello Stretto di Messina in concorrenza alle Ferrovie di Stato, che avevano da sempre il monopolio; ha iniziato la prima linea Autostrade del Mare riducendo drasticamente l’inquinamento su strada; ha introdotto in Italia i primi traghetti roll-on/roll off, i propulsori Voight e, di recente, ha varato la prima nave del Mediterraneo a LNG, combustibile a basso impatto ambientale.

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1960

A capodanno del 1960, rientrando da Taormina, le famiglie di Amedeo ed Elio Matacena restarono bloccate nel porto di Messina fino all’alba, prima di potere traghettare verso la Calabria. Questa spiacevole esperienza suggerì ai due fratelli Matacena l’idea di fondare una compagnia per il traghettamento esclusivo di veicoli nello Stretto, svincolato dal trasporto dei treni: all’epoca, infatti, gli automezzi venivano trasportati tra le due sponde dalle Ferrovie dello Stato sulle stesse navi che portavano i treni.

Questo traghettamento richiedeva tempo: per poterli imbarcare, i treni erano divisi in tronconi; successivamente si caricavano gli automezzi, dando precedenza ai camion.

Per ottenere l’autorizzazione al servizio privato fu necessario superare difficoltà ideologiche (monopolio di Stato) e burocratiche: infine, fu concessa a condizione che la nuova società privata, la Caronte S.p.A., non facesse concorrenza alle FF.SS. quindi, applicasse tariffe maggiori.

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1965

Il primo collegamento iniziò il 19 giugno 1965, tra Reggio Calabria e Messina con il traghetto Marina di Scilla, acquistato in Grecia, dove operava tra Rion e Antirion con il nome di Thalassios Lion, ma varato durante la seconda guerra mondiale per lo sbarco degli alleati in Normandia, sigla (LCT) Landing Craft Tank MK4.

La linea ebbe successo e la Caronte ordinò al cantiere messinese “Cassaro” due navi, “Filomena Matacena” e “Antonio Amabile”, con portellone a prua ed a poppa, Roll-on/Roll-off , tra le prime in Italia.

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1966

Nel 1966 la prima società concorrente, la S.A.M. (Società Autotraghetti Messina), fu assorbita dalla Caronte S.p.A.

Tre anni dopo, la Tourist Ferry Boat, fondata dall’ingegnere messinese Giuseppe Franza, iniziò il collegamento tra Messina e Villa San Giovanni. Questa tratta, più breve, consentiva di risparmiare più della metà del tempo.

Dopo qualche anno, la Caronte S.p.A. e la Tourist Ferry Boat S.p.A. conclusero un accordo nel comune intento di razionalizzare il servizio. Le società decisero di operare tra Villa San Giovanni e Messina con lo stesso numero di navi e di corse giornaliere, restando tuttavia separate.

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1974

Nel 1974 fu varata la nave Caronte che adottava la  rivoluzionaria propulsione “Voith Scheneider“, operante nel Nord Europa che, consentendo una rotazione di 360 gradi, agevola le manovre.

La Caronte spa e la Tourist  Ferry Boat spa  accrebbero ulteriormente le proprie flotte con navi più veloci e confortevoli (Ulisse, Villa San Giovanni, Giano, Archimede, Giuseppe Franza), aumentando il numero di corse giornaliere. Riducendo il tempo di attesa per l’imbarco dei passeggeri si stabilì un vero e  proprio “ponte” virtuale sullo Stretto.

Negli anni ’80, la Caronte spa differenziò l’attività amatoriale con due navi porta containers, “Vis” e “Robur”, che operavano tra Europa e Africa.

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1998

Nel 1998, i fratelli Amedeo e Elio Matacena scissero la Caronte spa in due rami d’azienda. Elio continuò l’attività di traghettamento nello Stretto di Messina.

Nel 2001 la nave “Cartour”, acquistata da una società del Gruppo, la Cantiere Picciotto, iniziò la prima cosiddetta “Autostrada del Mare”, collegando Messina e Salerno in otto ore, permettendo così  agli autotrasportatori  di utilizzare la traversata  come riposo obbligatorio  e riprendere il viaggio appena sbarcati. La linea ha permesso anche un significativo beneficio ecologico, secondo una direttiva EU, poiché ha ridotto notevolmente il traffico merci sulla rete stradale.

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2003

Nel 2003, su indicazione dell’Antitrust, la Caronte spa e la Tourist Ferry Boat spa si fusero nella Caronte & Tourist Spa. (C&T) Spa. Il rispetto per l’ambiente stimolò Elio Matacena a fondare la società di ingegneria Ponte d’Archimede nello Stretto di Messina spa, che propose soluzioni innovative  in molti ambiti. Tra i progetti più noti, il ponte galleggiante ancorato al fondo marino, inizialmente per lo Stretto di Messina in alternativa al ponte sospeso a campata unica, e successivamente proposto nei fiordi della  Norvegia, in Grecia tra Rion e Antirion e in Cina; altro progetto ENERMAR piattaforma galleggiante dotata di turbina brevettata “Kobold” che sfrutta le correnti marine per produrre energia elettrica.

Quale riconoscimento per le sue iniziative imprenditoriali e scientifiche, Elio Matacena  ha ricevuto  prestigiosi riconoscimenti: nel 1998 l’onorificenza di Grande Ufficiale della Repubblica Italiana;, nel 2004 dal governo cinese il “2004 International Scientific and Technological Award “ per la cooperazione scientifica internazionale, il Gabbiano d’Argento della Biennale Internazionale del Mare, quale Presidente della Caronte&Tourist spa, per aver dato avvio in Italia al cabotaggio “Autostrade del mare”; nel 2005 la nomina a Cavaliere  del lavoro della Repubblica Italiana; nel 2010 il premio “Contributo di Amicizia” conferito dal Primo Ministro della Repubblica Cinese Wen Jaibao.

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OGGI

Nel 2012, dopo la morte di Elio, la Caronte spa è presieduta dal figlio, Gennaro Matacena;  del cda fanno parte la moglie, Gabriella Ferrari Bravo e i figli Lorenzo e Bruno Elio. Lorenzo è anche presidente vicario e amministratore della Caronte&Tourist spa.

La Caronte ha differenziato la propria attività imprenditoriale acquistando il borgo medievale Castello di Postignano,  fondato nel X secolo,  situato nel cuore della Valnerina, tra Spoleto e Norcia. Nel 2004 il borgo è stato dichiarato monumento di interesse nazionale dal Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali. Nel 2007 è iniziata una straordinaria opera di restauro degli edifici e delle opere d’arte. Il borgo ospita oggi un villaggio albergo.  Nel 2014 Il Castello di Postignano ha ricevuto dal Club Unesco Europa un Attestato di merito “come efficace interprete dei valori di salvaguardia e tutela del paesaggio e dell’ambiente”; nel 2016, è entrato a far parte de “I Borghi più belli d’Italia” e Italia Nostra ha definito il suo restauro “esemplare”.

La Governance di Caronte S.p.A.

Gennaro Matacena

Gennaro Matacena

Presidente

Lorenzo Matacena

Lorenzo Matacena

Consigliere

Gabriella Ferrari Bravo

Consigliere

Bruno Matacena

Consigliere

Edoardo Bonanno

Edoardo Bonanno

Consigliere delegato